Attacchi di panico e Pranayama
- Elena Benvenuti
- 28 mag
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 1 giu

La gola che si chiude, il respiro che si blocca, dolori al petto, agitazione incontrollabile.
L’impossibilità di stare in mezzo alla gente serenamente, la sensazione di non poter controllare la situazione. Un attacco di ansia o di panico porta – alcuni o tutti – questi sintomi.
Sono migliaia le persone che in Italia soffrono di questi disturbi e sembra che siano in costante aumento, anche tra i giovani e giovanissimi.
Ci sono alcuni rimedi – che vengono insegnati con la tecnica PHYL - che possono aiutare a superare questi momenti, sono semplici tecniche di respirazione e visualizzazione che – spostando l’attenzione dal sintomo al respiro – danno sollievo e aiutano a riprendere il controllo del corpo e della mente.
La respirazione che proponiamo è una respirazione addominale profonda, una respirazione che non parte dal torace, ma dalla parte bassa dell’addome: nella fase dell’ispirazione si espande l’addome, nella fase dell’espirazione lo si contrae.
Questa respirazione è fondamentale per recuperare il controllo della propria mente e in questo modo spostare l’attenzione da tutta una serie di disagi fisici che sono quelli che oltretutto fanno aumentare la paura e danno la sensazione che l’attacco non passi mai.
Controllando il respiro, ascoltando il respiro, obblighiamo la mente a rimanere focalizzata su qualcosa che la calma, allontanando l’attenzione dal resto del corpo.
Per ottenere il risultato migliore, sarebbe buona cosa riuscire a utilizzare dei ritmi ben precisi. In che modo? Contando le fasi respiratorie.
Tenendo le mani appoggiate all’altezza dell’ombelico, si inspira espandendo l’addome contando fino a 6, si trattiene il respiro contando fino a 3 e poi si espira contraendo l’addome e contando fino a 6. Questo è un ciclo respiratorio.
Si fanno come minimo 10 cicli ascoltando il movimento dell’addome, le mani che si sollevano e abbassano seguendo il suo ritmo, ascoltando il respiro che si diffonde nel corpo. Si può arrivare anche a 20 cicli, se necessario.
Quando si inspira, si può visualizzare una luce bianca brillante che entra dentro di noi e ci illumina “da dentro”; quando si espira, si può formulare l’intenzione che la paura, l’ansia, l’angoscia escano dal corpo attraverso l’atto respiratorio e visualizzarli come una nuvoletta di fumo grigio che si dissolve nell’aria.
Questa tecnica può aiutare a ridurre la durata dell’attacco e a diminuire l’intensità dei sintomi. Questa respirazione, praticata regolarmente, aiuta a tenere la mente pulita dai pensieri e il corpo rilassato ed energizzato.
è una respirazione adatta a tutti, non ha controindicazioni, può essere praticata anche più volte al giorno, se serve, anche solo per calmare le emozioni o i pensieri dopo una giornata particolarmente stressante.
Con PHYL si possono imparare diverse tecniche respiratorie utili a controllare i pensieri, le emozioni e a rinforzare il corpo così da avere uno strumento semplice ed efficace sempre a disposizione per ristabilire l’equilibrio energetico e riprendere a stare bene! Qualche idea? Iscriviti al Corso PHYL Base o, se hai già completato il percorso Avanzato, al Corso PHYL di Benessere Psicologico!
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